con piacere vi ripropongo il link a un bel post di simone sul nostro sito di comunità.
tanta rabbia mi è ribollita dentro per la questione del vescovo di viterbo che ha impedito si celebrassero le nozze fra un giovane paraplegico (per “impotenza copulativa” sic) e la sua fidanzata che son curiosa di sapere che cosa farebbe a una signora in menopausa che voglia sposarsi o risposarsi, perchè il concetto è lo stesso, sia chiaro…!!!
devo sempre far riferimento a un mio fratacchione che passando accanto alle colonne di san pietro mi ha ricordato, sollevandomi “ma la chiesa non è il vaticano!”
lo so, lo so….
Capito qui per caso…o seguendo quelle che sono le (infinte) vie della rete…
Ho dato allora una sbirciatina qua e là e questo post mi ha subito attirato…che dire: grande il fratacchione che ti ha risposto, vince 100 punti stima 🙂
Un saluto a te e a tutti i bloggers e i cercatori di Dio
Andrea
«Chi mira più in alto, si differenzia più altamente»
Galileo Galilei
bello, però non si scrive indignamoci ma indigniamoci
ah ah, grazie raffaella, siamo alle solite!! vedi https://nonpossofarbucato.wordpress.com/2007/11/23/la-i/
per la punteggiatura invece non so come scusarmi, il bello è che di quella me ne rendo conto invece!!…
No, ha assolutamente ragione Raffaella. In italiano si scrive proprio “indigniamoci”, così come si scrive “impegniamoci” e non *impegnamoci. Ricordate che la desinenza dell prima persona plurale dei varbi in -are è -iamo. non -amo.
dei verbi, ovviamente. 🙂
appunto: no cosa?!